Ma quanto inquina lo spamming!

 

 

Ma quanto inquina lo spamming!

Che la posta elettronica "spazzatura" (altrimenti detta spam) sia un fastidio è un fatto certo, ma forse mai nessuno poteva immaginare (almeno fino ad oggi) che questo fenomeno fosse anche una seria e preoccupante fonte d'inquinamento per l'ambiente.
A dirlo uno studio pubblicato sul numero di giugno della rivista americana Wired che sostiene, in modo ancor più preciso, che ogni e-mail spazzatura produce 0,3 grammi di CO2 che diventano poi 0,7 grammi se il messaggio viene aperto.
Per capire meglio la questione ci viene incontro un'altra ricerca condotta da McAfee (colosso dell'informatica specializzata in antivirus e sistemi per bloccare appunto lo spamming) in collaborazione con i ricercatori della ICF International, secondo la quale l'energia che viene impiegata annualmente per il processo di creazione, invio, ricezione, consultazione e filtraggio dei milioni di e-mail spam è pari addirittura a 33 miliardi di chilowattora, per intenderci tanto quanto è assorbito da qualcosa come 2,4 milioni di abitazioni.
Il rimedio? A detta dei ricercatori basta dotarsi di un buon sistema di filtro della posta elettronica per far risparmiare circa 25 miliardi di chilowattora, ovvero il 75% di quanto pesa lo spamming.





Galleria fotografica

 


 

Argomenti: spamming, impronta ecologica, fonte inquinamento, Wired, e-mail spazzatura, McAfee, antivirus

 

 

 

 

 

 
 

Impronta Ecologica è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Parma (Reg. n. 14 del 27/10/2000)

Pubblicità su Impronta Ecologica  |  Comunicati Stampa  |  Redazione  |  Mappa del sito  |  Privacy e Cookie Policy  |  Dati Sociali

2000-2016©Impronta Ecologica

Licenza Creative Commons